Ventotene, da agricoltori e pescatori il percorso del Nuovo Manifesto per un Europa giusta nel Mediterraneo della Sovranità Alimentare
Comunicato Stampa n. 01 del 31 maggio 2024
Vedi il documento e approfondisci: https://coapi.sovranitalimentare.it/99giorni-ventotene/
Dall’isola dove Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nell’inverno del 1941 scrissero il “Manifesto di Ventotene”, che delineò i fondamenti della nuova Europa, il Coordinamento Agricoltori e Pescatori Italiani (Coapi) – che riunisce oltre 40 organizzazioni di cittadini, agricoltori, pescatori e artigiani – lancerà il 4 giugno 2024 il progetto per costruire il “Nuovo manifesto di Ventotene degli agricoltori, artigiani e pescatori per un Europa giusta nel Mediterraneo della Sovranità Alimentare” sulla scia delle rivendicazioni emerse durante questa primavera con la mobilitazione degli agricoltori contro la Politica agricola comune
Alle 12:30 nella sede del Comune dell’isola di Ventotene prenderà l’avvio un momento organizzativo e fondativo dell’avvio di questo percorso, mediante la creazione di un Forum che materialmente raccoglierà le diverse istanze. Dalle 16 prevista una conferenza stampa in streaming nella quale si darà conto del primo passo verso la redazione del documento.
Il Coapi parte da un’analisi stringente, secondo la quale negli ultimi decenni “l’Europa ha deciso di rinunciare alla sua agricoltura contadina ed alla sua pesca artigianale” con decisioni che hanno avvantaggiato “la rendita, la speculazione finanziaria, le concentrazioni commerciali e industriali”. A pagare il prezzo del disimpegno l’agricoltura dell’intera Europa – il numero di aziende è passato dai 15 milioni del 2003 ai 9 milioni di oggi – con agricoltura e pesca mediterranea che hanno sopportato i danni maggiori.
Pertanto “in un momento in cui è aperto il dibattito sul futuro dell’Europa, è decisivo riportare nel Mediterraneo il centro delle scelte di Politica agricola e della pesca per ridare dignità e futuro al diritto dei cittadini per un cibo giusto e ad un agroalimentare produttivo degno, diversificato, sostenibile e garante dell’equilibrio territoriale”.
La critica del Coapi al modello di sviluppo, con la redazione del “Nuovo Manifesto di Ventotene per un Europa Giusta nel Mediterraneo della Sovranità Alimentare” intende mettere a punto un percorso per rimettere al centro del dibattito pubblico “il tema del futuro del nostro agroalimentare, coniugando il diritto delle imprese al reddito, quello dei lavoratori al salario ed alla dignità del lavoro, quello dei cittadini ad un cibo e a dei territori sani, tutelati e garantiti.”
Questa sarà la base di discussione per la nascita del Nuovo Manifesto di Ventotene, tappa di un percorso più grande, quello del Coapi, che dal 5 aprile scorso e fino al 13 luglio prossimo porta avanti la “Campagna dei 99 giorni”, che avrà 8 giornate di mobilitazione in tutta Italia sui temi dell’agroalimentare. Le adesioni per il 4 giugno sono aperte sul sito web https://coapi.sovranitalimentare.it/99giorni-ventotene/
3 commenti
Un’esperienza unica. Non capire Ventotene significa non capire l’Europa, chiunque deve, perlomeno una volta nella vita, approdare a Ventotene, In quest’isola fu scritto il Manifesto Dell’Europa, fu scritto da uomini incarcerati, (confinati) solo perché avevano un’opinione avversa al fascismo, Mai come ora, in un rinnovato clima di guerra, urge urlare il MANIFESTO DI VENTOTENE.
La cosa piu’ importante da chiedere all’Europa, assieme alla liberta’ di opinione e alla democrazia, mi sembra questa di permettere la vita e lo sviluppo delle piccole attivita’ agroalimentari per permettere la vita di un mondo rurale e delle tradizioni del passato, contro il predominio dei supermercati con prodotti artefatti.
Riportate la discussione dove tutto è cominciato è un valore simbolico non indifferente,che deve riportarci hai valori che uniscono e che davono sostanza hai principi condivisi di pace dopo tanti orrori, dove le politiche umaniste e sociali si stava facendo strada sugli orrori vissuti.questo richiamo all’Europa d’oggi ci pone di fronte a nuove sfide di degenerazioni collettiva,dato da un liberismo profondamente malato e presiedute da delle oligarchie completamente fuori controllo e degenerate che non vogliono nel modo più assoluto porsi in equilibrio con il sociale in questa deriva senz’anima.Diventa essenziale ripartire da dove questo spirito umanista a preso corpo e sostanza sulla degenerazione di quel tempo per cercare d’arginare la degenerazione spegulare del nostro tempo,e che mettesse l’individuo di nuovo al centro della nuova Europa,che allo stato attuale siamo scivolando come cittadini in qualcosa che non ha più un’anima,meno feroce delle guerre che l’Europa ha attraversato ma della stessa loggica dell’essenza umana che conta meno meno di niente,e posta sul mercato delle anime perse,ripartiamo da Ventotene dove antidiabolico è rinato nello spirito dei giusti e nell’unità dei popoli.