Il COAPI in Calabria sottoscrive documento unitario per i pastori dopo incontro con la Regione

L’ASSESSORE GALLO ANNUNCIA IL PROVVEDIMENTO PER RICOSTITUIRE IL PATRIMONIO OVINO
IL COAPI, CHE CONTINUA A CHIEDERE LO STATO DI CRISI, SOTTOSCRIVE IL DOCUMENTO UNITARIO E CHIAMA GLI ALLEVATORI ALL’UNITÀ
UN BUON ESEMPIO DI COME AFFRONTARE LE CRISI IN AGRICOLTURA

Il COAPI Calabria ha sottoscritto nella giornata di oggi un documento unitario con altre realtà Calabresi con cui. in nome del percorso fatto nel territorio regionale per affrontare una delle crisi che stanno mettendo in grande difficoltà le campagne (in particolare, gli allevatori di ovini), si da atto alla Regione del lavoro fatto, anche grazie al confronto con gli allevatori e le realtà sociali attive.

La firma del documento, apposta da Luana Guzzetti olivicoltrice di Cropani e componente del Coordinamento Nazionale del COAPI in rappresentanza delle realtà Calabresi aderenti, viene dopo che nei giorni scorsi, il18 giugno, insieme ad altre realtà imprenditoriali, movimenti e associazioni sia territoriali che regionali si era tenuto un incontro in Regione Calabria con l’Assessore Regionale all’Agricoltura per verificare e sollecitare un provvedimento che consente ai pastori calabresi di poter ricostituire il patrimonio ovino falcidiato nei mesi scorsi dalla Blue Tong.

L’incontro ha sancito un accordo di merito fra gli allevatori (che nei mesi scorsi si erano mobilitati con diverse iniziative) e la Regione Calabria sul provvedimento che viene dopo mesi di confronto e che, nei fatti, potrà permettere agli allevatori calabresi di poter affrontare la prossima annata agraria potendo contare su risorse e strumenti non scontati e fondamentali.

“All’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria ed ai dirigenti della Regione, va il riconoscimento del lavoro fatto e della capacità di ascolto che hanno saputo mettere in campo. Ora si tratta di varare il provvedimento nel più breve tempo possibile, di renderlo operativo e di fare in modo che l’istruttoria sia la più celere possibile” ha sostenuto Francesco Scarpino, presidente del Consorzio di Tutela del Pecorino di Crotone, nominato portavoce del documento unitario sottoscritto dalle diverse delle realtà sottoscrittrici del documento unitario.

Il Coapi, in Calabria, partecipato da alcuni presidi dell’Area del Crotonese e di Vibo Valentia attivi negli ultimi due anni contro la crisi, dal Presidio Calabrese della “Rete Salviamo l’Allevamento di Territorio” e dal Coordinamento Regionale di Altragricoltura, ha tenuto sul tema dell’Allevamento diverse iniziative nei mesi scorsi rendendosi protagonista di proposte portate al tavolo di confronto con l’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria.

Le iniziative del COAPI, avviate con una prima giornata tenuta il 25 giugno del 2024 (vedi https://coapi.sovranitalimentare.it/articoli/una-giornata-in-calabria-a-difesa-delle-aziende-del-territorio-e-dellambiente/) che ha coinvolto i pescatori, gli agricoltori, i pescatori e i sindaci e le province del territorio raccogliendo delibere di adesione al documento nazionale con cui il COAPI chiede al Governo Nazionale la “Dichiarazione di Stato di Crisi della piccola e media impresa agricola e allevatrice italiana” hanno, fin da subito, puntato all’obiettivo di aprire con la Regione Calabria una interlocuzione utile per avviare un lavoro concreto sulle crisi regionali delle aree rurali e delle marinerie.

Obiettivo che, nei fatti, sta facilitando un clima utile di confronto fra le istituzioni di territorio e gli agricoltori e pescatori che stanno denunciando la crisi e avanzano proposte utili ad affrontare i problemi.

Interlocuzione positiva aperta fin dal 3 Marzo scorso (vedi: https://coapi.sovranitalimentare.it/articoli/si-apre-il-confronto-tecnico-in-regione-calabria-sullo-stato-di-crisi-e-le-proposte-del-movimento-unitario/) e che sta proseguendo nei fatti attorno a problemi concreti per trovare soluzioni grazie al confronto fra gli imprenditori in mobilitazione e le istituzioni di territorio.

Per Luana Guzzetti “E’ il momento dell’unità fra gli allevatori, i pastori e gli agricoltori calabresi ed è il momento del confronto con le istituzioni chiamate a riconoscere quanto straordinaria sia la situazione di crisi come dimostra il fatto che, nel caso degli allevatori, basta l’effetto di una variabile esterna per rompere equilibri economici delicatissimi imposti dall’aumento dei costi e dalla crisi. La Regione Calabria, che ha ben operato nel confronto degli allevatori, ora è chiamata ad attuare il bando con celerità per evitare che l’annata agraria sia compromessa e ad estendere il confronto con i movimenti e gli agricoltori che pongono la necessità di eventi adeguati alle crisi. Se è stato possibile con la Lingua Blu, può esserlo, come chiede il COAPI, anche sugli altri temi che abbiamo sottoposto al confronto con la regione”

LEGGI IL DOCUMENTO SOTTOSCRITTO

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