Quinto giorno della mobilitazione contro la crisi. Molti obiettivi colti, pronti alla seconda fase.

La mobilitazione contro la Crisi agricola e della pesca, delle aree rurali e delle marinerie è al suo quinto giorno di iniziative e sta raggiungendo tutti i primi obiettivi posti per la prima fase proposta dal Consiglio Unitario della Mobilitazione costituito fra quanti, dopo mesi di confronto ed organizzazione, hanno sottoscritto e condiviso il documento che fissa gli obiettivi e il metodo dell’iniziativa

  • Sono dieci le Regioni in cui si è già avviata la Mobilitazione (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) mentre si sta avviando l’iniziativa nelle altre regioni
  • La quasi totalità dei presidi in campo ha sottoscritto ed aderito al Documento Unitario proposto dal Consiglio della Mobilitazione entrando, cosi, a far parte dell’Assemblea in cui si stanno assumendo le decisioni e le iniziative. Sono 26 i primi presidi costituiti nelle prime dieci regioni
  • In tutti i presidi e nelle diverse realtà territoriali, interregionali e nazionali impegnate si sta sviluppando il confronto. I presidi stanno diventando veri nodi di una rete stabile di auto organizzazione degli agricoltori e dei pescatori (primo passaggio e pilastro per l’Unità e l’Autonomia di quanti si stanno battendo avanzando proposte di Riforma e di Cambiamento del Modello fallimentare responsabile della crisi)
  • A tutte le Regioni italiane (ai Presidenti di Regione, Presidenti del Consiglio Regionale e Assessori competenti) si stanno inviando i documenti con gli obiettivi e la richiesta di incontro per discutere la proposta che ogni Regione produca la declaratoria delle proprie crisi (economiche, sociali, ambientali) dell’agricoltura e della pesca e avanzi al Governo la richiesta di mettere in campo un Piano e misure straordinarie per salvare le piccole e medie aziende produttive dell’agricoltura, dell’allevamento e della pesca. Alcuni primi incontri si stanno già programmando, altri si sono già tenuti e, in alcuni casi, registriamo già i primi impegni
  • Il Consiglio Unitario ha richiesto sta sollecitando i sindaci di tutto il Paese a scendere in campo a sostegno delle iniziative e delle richieste di chi lavora la terra e nel mare. Il Sindaco di Vittoria (città che ospita il più grande mercato ortofrutticolo nel Mediterraneo), anche a nome della Rete dei Municipi Rurali di cui è presidente del Tavolo dei Sindaci, ha rivolto un appello a tutti i sindaci di Italia di adottare delibere di sostegno alla mobilitazione, di aderire alla manifestazione nazionale e di attivarsi con gesti e atti istituzionali conseguenti. Il Comune di Vittoria ha già adottato la prima delibera che ha inviato ai colleghi. Diversi sono i sindaci e le province che hanno annunciato l’adozione della delibera.
  • Nei territori dove sono presenti i presidi e i nodi della mobilitazione si stanno richiedendo e tenendo incontri con le Prefetture
  • E’ STATA FISSATA LA DATA E LE MODALITÀ DELLA MOBILITAZIONE NAZIONALE CHE SI TERRÀ A ROMA IL 5 MARZO IN PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO. Alla manifestazione sono invitati a partecipare non solo gli agricoltori, gli allevatori, i pescatori e i loro alleati ma, anche, i Sindaci e le rappresentanze Comunali e Provinciali che avranno adottate le delibere di sostegno (di cui verrà pubblicata l’elenco nel sito https://statodicrisiora.it)
  • Si stanno svolgendo in diversi territori iniziative e incontri per allargare la partecipazione.

Alla luce di quanto si sta sviluppando in questi primi 5 giorni, dunque, sottolineiamo che i primi riscontri positivi vanno nella direzione del primo degli obiettivi che il Consiglio Unitario si è posto: la nascita di un Movimento Unitario che si batte nelle campagne, nelle marinerie e nelle città di cui sono protagonisti quanti lavorano la terra e nel mare capaci di difendere gli interessi comuni dei cittadini.

Il primo grande passo in avanti e il vero importante elemento di novità di questa iniziativa rispetto alle mobilitazioni dello scorso anno (capaci di una forte denuncia ma anche frammentate e a volte confuse e contraddittorie) sta nel metodo e negli obiettivi: costruire l’unità a partire dalla chiarezza mettendo in campo proposte, coinvolgendo la società e incalzando le istituzioni perché guardino in faccia la realtà della crisi e diano risposte all’altezza dei compiti.

Il Consiglio Unitario si incontra questa sera (1° febbraio) per mettere a punto le ulteriori iniziative fino alla manifestazione nazionale del 5 marzo a Roma e Lunedi prossimo, 3 febbraio, alla fine della mobilitazione messa in campo dai sei presidi della Campania (lo sciopero lumaca in un tratto della Roma Napoli) verrà dato conto degli sviluppi.

Fra l’altro, verranno diffusi sia il testo di una lettera al Presidente della Repubblica ed al Presidente del Consiglio (con una petizione popolare online) sia quello della richiesta di incontro al Ministro Francesco Lollobrigida ed al Governo, che l’anno scorso ha aperto il confronto con le mobilitazione degli agricoltori convocando un tavolo di crisi, per un primo incontro di confronto con il Consiglio Unitario della Mobilitazione e con la Rete dei Municipi Rurali per poter direttamente consegnare i documenti e avanzare le proposte.

Alla Assemblea che si terrà lunedi in Campania presso la Rotonda antistante lo svincolo Autostradale di Santa Maria Capua Vetere al termine della manifestazione in autostrada (all’incirca alle ore 14) sono invitati i rappresentanti di diversi presidi italiani (alcuni saranno presenti in persona altri collegati in remoto) e sarà, dunque, occasione per sentire direttamente dai protagonisti di questa nuova fase le ulteriori iniziative che verranno decise nell’Assemblea del Consiglio UNitario compreso il calendario di alcune giornate tematiche di iniziativa che si terranno in contemporanea nei diversi territori

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