La petizione popolare al Presidente Mattarella ed al Governo. Un Paese senza contadini e pescatori non ha futuro

E’ufficialmente attiva e pubblicata la petizione di sostegno alla lettera aperta rivolta al Presidente della Repubblica italiana ed al Governo. Approntata la scheda con le istruzioni operative, da oggi 11 febbraio 2025 la petizione è firmabile online e sono in distribuzione i moduli per la raccolta delle firme ai banchetti presso i presidi e le altre iniziative messe in campo dal Consiglio Unitario della Mobilitazione contro la crisi.

Mentre, in diverse regioni italiane, con presidi, cortei di trattori e manifestazioni prosegue la Campagna di iniziative contro la crisi delle piccole e medie imprese dell’agricoltura e della pesca, il Consiglio Unitario della mobilitazione mette in campo una serie di strumenti orientati e rivolti alle istituzioni ed alla politica.

Sono molti in queste ore gli incontri con i Sindaci sollecitati dalla Rete dei Municipi Rurali ad adottare atti di sostegno concreti delle richieste comprese nel documento a base della Campagna sullo STATO DI CRISI, cosi come diversi sono gli incontri con le Prefetture di diverse province in tutto il Paese.

Tutti i materiali relativi alla petizione di sostegno alla lettera aperta “Un Paese senza agricoltori, allevatori e pescatori non è libero” sono pubblicati e raccolti nella sezione dedicata del sito di riferimento alle pagine https://coapi.sovranitalimentare.it/la-lettera-al-presidente-della-repubblica-istruzioni-e-organizzazione-della-petizione/

Da qui, oltre che scaricare materiali e prendere visione delle istruzioni sulla gestione operativa della petizione e verificarne l’andamento, si può leggere il testo predisposto dalla Rete di Municipi Rurali che invita i cittadini ad aggiungere una loro firma al messaggio inviato al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e ai massimi rappresentanti del Governo (la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ed il Ministro all’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida.

Si legge nella lettera aperta: ” Aggiungo la mia firma alla Lettera aperta proposta dalla Rete dei Municipi Rurali per sollecitare il vostro intervento in risposta al grido di allarme di quanti lavorano la terra e nel mare e per attuare un piano straordinario per salvare le piccole e medie aziende produttive, i territori, il diritto al cibo e la Sovranità Alimentare e perché, come cittadini, non possiamo tollerare di perdere uno dei primi presidi della democrazia: il patrimonio di saperi di chi, lavorando nella terra e nel mare, ha contributo a fare grande e unico il nostro Paese. Il Made in Italy non può essere solo una piattaforma commerciale!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.