GLI AGRICOLTORI CHIEDONO INCONTRI
AI CAPIGRUPPO E ALLE SEGRETERIE DEI PARTITI
Dopo i chiarimenti di ieri, forniti direttamente da Gianni Fabbris, che aveva sottolineato come in realtà le frasi per le quali è stato falsamente accusato di aver minacciato qualcuno di morte e di incitare ad uccidere e ad “alzare il tiro” è chiaro che le accuse a lui rivolte o sono frutto di una lettura superficiale o di una sorprendente manipolazione strumentale.
Durante la sua introduzione e presentazione durata circa 12 minuti, Fabbris, si è prodotto in una riflessione pacata e riflessiva rivolgendosi alla politica ed al Paese perché si apra una riflessione e si dia ascolto alle ragioni delle piccole e medie imprese dell’agricoltura, dell’allevamento e della pesca.
Dopo aver ricordato che al Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida è stato chiesto da tempo un incontro (vedi la richiesta), Fabbris ha, poi, lamentato come, nonostante le innumerevoli importanti iniziative in campo dal 28 gennaio gli organi di comunicazione nazionali continuano a non darne conto e a non parlarne negando ai cittadini il diritto di sapere le ragioni di quanti lavorano la terra e nel mare. In questo contesto, Fabbris ha argomentato: “Cosa dobbiamo fare? Uccidere qualcuno per avere attenzione? …. Parliamo di cose serie”. Si potrà opinare sullo stile diretto e forse brutale della frase evidentemente iperbolica ma è evidente il senso che allude ad una comunicazione che si occupa solo di fatti estremi come l’assassinio ma non da conto dei problemi sociali delle persone e delle proposte per risolverli. Così, pure, è altrettanto evidente ed esplicita la frase dentro cui c’è la locuzione “alzare il tiro”. La frase intera è “Se non avremo risposte sulla crisi dovremo alzare il tiro delle proposte”.
IL Consiglio Unitario spera che la serie incredibile di accuse rivolte da alcuni parlamentari a Fabbris sia solo frutto di equivoco e superficialità nell’ascolto ed invita tutti a riascoltare la registrazione della bella, ricca e matura Conferenza Stampa che si è tenuta ieri, 20 febbraio 2025, presso la Camera dei Deputati con la partecipazione di una delegazione di agricoltori e pescatori, di due sindaci (Aiello di Vittoria e Gambini di Urbino), di diversi parlamentari (gli On.li Caramiello e Mari e i Senatori Camusso e Centinaio) oltre che di diversi giornalisti i quali hanno dato correttamente conto di quanto è stato argomentato e proposto.
Il fatto che i giornalisti presenti (sia in sala che da remoto) non abbiano dato conto di alcuna minaccia di assassinio o di aggressione a nessuno, del resto, è un fatto e, al momento, il Consiglio Unitario invita chiunque voglia farsene una ragione ad ascoltare i 12 minuti dell’intervento di Fabbris che viene pubblicato in fondo a questa pagina in modo da valutare con certezza quanto è stato detto. (L’intera registrazione oltre che agli atti della Camera dei Deputati può essere vista qui)
Nel ringraziare i parlamentari di AVS, M5S, Lega e PD che sono intervenuti, il Consiglio ricorda che, durante la Conferenza Stampa è stata annunciata la richiesta di incontro ai Capigruppo di Camera e Senato ed alle Segreterie Nazionali delle Forze Politiche.
Angelo Distefano, a nome del Consiglio Unitario nella giornata di oggi ha inviato le richieste di incontro che, fra l’altro, sottolinea Distefano “potrebbero essere occasione per chiarire posizioni ed equivoci”.
Gli agricoltori e i pescatori in mobilitazione attendono ora di sapere da chi saranno ricevuti e con chi potranno aprire il confronto sperando, come è stato richiesto in conclusione della Conferenza stampa di ieri che “la Politica sia all’altezza della prova di maturità che le mobilitazioni italiane contro la crisi rurale e delle marinerie e in difesa dei territori e delle comunità di quest’anno stanno esprimendo”